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peramore

“Tattoo#AnimeTatuate01”
Alessandro Lercara
Torino, 2016 Ogni tatuaggio ha una sua storia da raccontare, proprio come chi lo ha scelto.

“Io non ti abbandono”
Elena Sentieri
Alto Molocue, Mozambico, 2017 Justina allatta il suo bambino accovacciata sul retro di un pick-up in corsa.

“Ragazza madre, Himba people”
Francesco Congedo
Namibia, 2017 Ragazza madre in un villaggio Himba all’interno della sua capanna.

“Pure Love”

Alessandro Annunziata

Palermo, 2017 Un ispettore medico assiste allo sbarco di una famiglia di migranti in arrivo al porto di Palermo dalle coste libiche.

“Caring Love”
Alessandro Annunziata
Palermo, 2017 Una migrante sostiene una sua compagna di viaggio stremata, mentre sbarcano dal rimorchiatore che li ha salvati al largo della Libia.

“Eternal sunshine of the spotless mind”
Chiara Boschi
Castrocaro Terme e Terra del Sole (Forlì-Cesena), 2017 L’abito di Anna.

“Quiete”

Chiara Boschi

Castrocaro Terme e Terra del Sole (Forlì-Cesena), 2016 Ritratto di Anna, la figlia dell’autrice.

“Srebrenica. L’abbraccio”
Ciro Cortellessa
Bosnia Orientale, 2015 Lo scatto, realizzato nel memoriale di Srebrenica, è parte del reportage “Don’t forget Srebrenica. L’ultimo viaggio di Ibrahim Šaban” . La città è nota per il più grande genocidio perpetrato in Europa dopo la fine della II Guerra Mondiale.

“Rivelazione”
Cristian Iotti
Vezzano Sul Crostolo, Reggio Emilia, 2016 Lettura del Corano.

Dedaj Marlin

Cerska, 2016 Bambini nella scuola elementare comunale, ricostruita dal Governo Olandese al termine del conflitto nell’ex-Jugoslavia.

Dedaj Marlin

Cerska, 2016 Bambini che giocano nel complesso scolastico, ricostruito dal Governo Olandese al termine del conflitto nell’ex-Jugoslavia.

“Io condivido con te”

Elena Sentieri

Angkor Wat, Cambogia, 2016 Un giovane monaco buddista porge un fiore a una scimmia, come simbolo di unione tra uomo e natura.

“Gioia infantile”

Emanuele Dello Strologo

Benin, 2016

“Momenti felici”

Emanuele Dello Strologo

Benin, 2016

“Angeli della Guardia Costiera”
Eva Gluszak Castagna
Porto di Vibo Marina, Vibo Valentia, 2015 474 migranti di diverse nazionalità, di cui 4 bambini e 75 donne, sono stati salvati dalla nave militare irlandese “Samuel Beckett”, mentre si trovavano a bordo di diversi barconi al largo delle coste libiche.

dal progetto “Migrants Room”, Gorizia, 2018

Fabrizio Giraldi e Manuela Schirra

Gorizia, 2018 Aula per l’insegnamento della lingua italiana nell’ex convento del Nazareno, dove si tengono quotidianamente corsi per le persone ospitate presso la struttura.

dal progetto “Migrants Room”, Gorizia, 2018

Fabrizio Giraldi e Manuela Schirra

Gorizia, 2018 Mensa nell’ex convento del Nazareno che ospita 170 persone per lo più di nazionalità pakistana e afgana.

dal progetto “Migrants Room”, Gorizia, 2018

Fabrizio Giraldi e Manuela Schirra

Gorizia, 2018 Tendone finanziato dall’Arcidiocesi di Gorizia in seguito alla chiusura di Galleria Bombi, rifugio improvvisato per molti migranti. Il tendone di 240 metri quadri conta 60 posti letto, è stato fornito da Medici Senza Frontiere e montato il 13 dicembre 2017. E’ rimasto operativo per 90 giorni perchè, oltre a quella scadenza, sarebbe stata necessaria un’autorizzazione di carattere urbanistico. 

“Unknown”

Gaia Colusso

Firenze 2017

Giovanni Santi

Nassiriya, Iraq, 2004 Una donna porta il figlio al reparto di neonatologia dell’Ospedale Materno Infantile della città.

Graziano Perotti

Mafraq, Giordania, 2016 Bambini, rifugiati siriani, alla vista del clown Mahmood, in una scuola di Mafraq.

“Una mamma che allatta i suoi due figli”

Jane Baker

Titignano, Pisa, 2009

Marco Garofalo

Piscina Bacone – Milano, 2018 Corsi di nuoto per persone disabili affetti da sindrome di Down. Aiutare il prossimo, soprattutto quando questo è sconosciuto, rappresenta una forma di amore incondizionato verso l’umanità tutta.

“Joyce”

Marina Lorusso

Slum di Kireka, Kampala, Uganda, 2017

“Coltivare la speranza”

Massimo Gorreri

Belgrado, Serbia, 2017 Un ragazzo proveniente dal Pakistan pianta fiori vicino alla stazione ferroviaria di Belgrado, dove, per circa sei mesi, si sono rifugiati più di 7000 migranti in viaggio sulla rotta balcanica.

Max Ferrero

Campo profughi di Zaatari, Giordania, 2014

Max Ferrero

Grecia, 2015 A Idomeni, i profughi riescono ancora ad attraversare la frontiera, ma lentamente, a piccoli flussi.

Max Ferrero

Macedonia, 2015 I profughi attraversano la terra di nessuno, al il confine greco di Idomeni, superata la frontiera, si dirigono verso il campo di Gevgelija.

Max Ferrero

Campo profughi non autorizzato di Idomeni, Grecia, 2016 La rotta balcanica viene chiusa definitivamente al confine macedone. Idomeni per tre mesi si è trasformato in un campo profughi abusivo e ha ospitato da 12.000 a 15.000 rifugiati.

Paolo Patrizi

Houshi, Giappone, 2016 Una giovane famiglia in un tradizionale bagno onsen.

“Alla finestra”

Sandra Zagolin

Maramures, Romania, 2018 Una giovane madre con il più piccolo dei suoi 6 figli, accanto l’unica femmina.

“Lovers”

Sandra Zagolin

Mongolia, 2015 Macster, la guida dell’autrice durante il viaggio in Mongolia, al ritorno, felicissimo insieme alla sua adorata sposa.

“A ship without borders”

Stefano De Luigi

Acque internazionali del Canale di Sicilia, 2017 Il team di Medici Senza Frontiere, a bordo della nave Aquarius, danno conforto alle persone appena tratte in salvo, che hanno visto molti dei loro compagni morire in mare.

“A ship without borders”

Stefano De Luigi

Acque internazionali del Canale di Sicilia, 2017 Il team di Medici Senza Frontiere a bordo della nave Aquarius presta soccorso alle 89 persone salvate da una barca sulla quale erano in partiti in 130. Fra loro 7 bambini, fra i 15 giorni e i 7 anni di età.

“Forme di concentrazione”

Stefano Lotumolo

Sagaing, Myanmar, 2018 Studenti in meditazione alla fine della giornata in un monastero.

“Bred Love – L’amore allevato”

Yarin Trotta Del Vecchio

Piagna (Massa-Carrara), 2017 Cinzia Angiolini dorme tenendo in braccio Quasimodo, uno degli agnelli di razza zarasca, la specie in via d’estinzione che, da sola, protegge nella valle di Zeri.

“Imparando l’Arabo in una scuola italiana”

Vincenzo Cottinelli

Scuola media statale Frattini di Legnago, Verona, 2000

“Imparando l’Arabo in una scuola italiana”

Vincenzo Cottinelli

Scuola media statale Frattini di Legnago, Verona, 2000

“Imparando l’Arabo in una scuola italiana”

Vincenzo Cottinelli

Scuola media statale Frattini di Legnago, Verona, 2000