La scelta di Eleonora, scomparsa nel 2015, di destinare un lascito ad UNHCR, è stata dettata da ragioni anche legate alla sua storia personale. Figlia di padre italiano e madre tedesca, nel 1928 la famiglia è stata costretta a lasciare Monaco, quando si iniziava a presagire quello che sarebbe stato il destino del popolo ebraico nei piani del nazismo.  Anche in Italia, tra il 1943 e il 1945, la famiglia è stata costretta a vivere spesso divisa. Per sottrarsi alle rappresaglie da parte dei nazisti. Questa esperienza, di cui non amava parlare – ma che era impresso nella sua memoria tanto che a casa si trovano ancora i bauli usati per quel trasloco, è stata certamente traumatica e sono convinto abbia rappresentato buona parte della motivazione che l’ha spinta a destinare un lascito all’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Dal 1994 sosteneva l’Agenzia e vista anche la grande attenzione suscitata dal tema dei rifugiati negli ultimi anni, ha deciso poi di destinarle anche un lascito, in modo da contribuire in modo ancora più importante alle attività di UNHCR a loro favore.

Lucio, un amico di Eleonora